Il parco veicoli dell’Unità di Protezione Civile sezionale nel corso degli anni è stato ampliato ed aggiornato in funzione delle necessità di trasporto di volontari e materiali per l’allestimento, ed il funzionamento, di una cucina da campo.
La presentazione dei mezzi e rimorchi che segue è un’istantanea della dotazione della Protezione Civile sezionale alla fine del 2024. Nell’ottica di continua razionalizzazione dei costi e della capacità di trasporto, è in via di valutazione la dismissione di veicoli e rimorchi obsoleti. In futuro per ripristinare le capacità di trasporto di attrezzature specialistiche e materiali, una volta reperiti i fondi necessari, si vorrebbe acquistare due nuovi rimorchi.
Per il trasporto dei volontari vengono impiegati due pulmini da 9 posti, un Citroen Jumper ed un Fiat Ducato Panorama, il primo acquistato grazie al finanziamento erogato dalla Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il secondo con fondi erogati dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Per il trasporto di materiali vengono impiegati tre autocarri, due Ford transit ed un Fiat Ducato, acquistati per mezzo di finanziamenti erogati da enti pubblici. Sono stati dismessi, in quanto era diventato troppo oneroso il loro mantenimento e la loro manutenzione, un pulmino nove posti della Renault e due autocarri 35 q.li: un Iveco Daily e un Mercedes.
Citroen Jumper | Fiat Ducato Panorama |
Su uno dei Ford Transit, acquistato grazie al finanziamento percepito dalla Protezione Civile regionale, è stata installata una sponda idraulica per facilitare il carico e scarico di pallet e materiali pesanti per mezzo di carrelli e trans pallet. Un secondo Ford Transit è stato acquistato con il contributo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e della Fondazione CRUP e per ultimo per ampliare la capacità di carico dei materiali per l’alestimento della cucina da campo, è stato acquistato un Fiat Ducato con un finanziamento erogato della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia. Di recente la Sezione ha ricevuto, a titolo di comodato d’uso, un furgone cabina chiusa Fiat Fiorino per il trasporto di cose.
Ford Transit | Ford Transit con sponda idraulica |
Fiat Ducato | Fiat Fiorino |
Oltre a questi mezzi, la Sezione di Udine ha comprato, con il contributo del Rotary di Udine, un furgone 9 posti Fiat Ducato che è stato messo a disposizione dei propri volontari sanitari, per dotarli di una autonoma capacità di trasporto di persone, oltre che per il trasporto dei materiali e strumentazioni di loro pertinenza.
Pulmino 9 posti |
E’ in carico alla sezione, ma è riservato all’uso dei Coordinatori Regionali della Protezione Civile Ana, un ulteriore automezzo acquistato tramite il finanziamento della Protezione Civile regionale, un Nissan Pathfinder.
Oltre agli automezzi sopra elencati, grazie a finanziamenti regionali, l’Unità di Protezione Civile si è via via dotata di molti carrelli rimorchio, per la movimentazione delle attrezzature della cucina da campo che non vengono trasportate sugli autocarri. Uno dei carrelli, quello di più vecchia acquisizione, è stato allestito con al suo interno piani di lavori e di cottura, in modo tale da renderlo una piccola cucina facilmente trasportabile ovunque ed in grado di operare indipendentemente dal resto della cucina da campo, da utilizzare come punto di supporto per attività di protezione civile che coinvolgano piccole aliquote di volontari. Un altro rimorchio invece viene utilizzato per trasportare il pianale su cui sono installati gli elettrodomestici della cucina da campo, pentola cuocipasta, brasiera, fornelli. Altri tre carrelli fanno parte integrante della struttura della cucina da campo, uno su cui sono installati forni a gas e lo scalda acqua, uno su cui è stato montato un gruppo elettrogeno, impiegato anche per il trasporto dell’impianto elettrico della cucina ed un rimorchio frigo. A questi si aggiunge un rimochio leggero, acquistato con il contributo della banca BCC. L’ultimo rimorchio acquistato con i fondi dell Dipartimento Nazionale di Protezione Civile è un rimochio container equipaggiato con servizi igienici e doccie.
Per concludere la cucina da campo vera e propria, una tensostruttura modulare realizzata mediante una serie di gazebo 5×5, che una volta installati mette a disposizione degli operatori una superficie coperta compresa tra i 75 e i 150 metri quadrati, a seconda delle necessità. Sotto tale struttura vengono installate tutte le attrezzature necessarie, al personale specificamente addestrato, per la preparazione e somministrazione di una colazione e due pasti completi per 250 commensali/giorno (così come previsto dalle tabelle nazionali per un campo sfollati standard). Completano la struttura altri gazebo più piccoli adibiti a locali di servizio, (ad esempio lavaggio pentole, ristoro operatori della cucina, magazzini viveri) ed una tensostruttura adibita a refettorio.
In realtà, come ampiamente dimostrato nel corso di vari interventi operativi, non ultimo l’intervento in occasione del terremoto in Emilia, la struttura è capace di confezionare e distribuire un numero di pasti ben superiore.