Attualmente l’Unità di Protezione Civile sezionale per il trasporto dei propri volontari e dei materiali per l’allestimento della propria cucina da campo dispone di due pulmini da 9 posti, un Citroen Jumper ed un Fiat Ducato Panorama, acquistati per mezzo dei finanziamenti erogati dalla Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e di quattro autocarri, acquistati per mezzo di finanziamenti erogati da enti pubblici, banche o interamente finanziati dalla Sezione di Udine. In particolare a uno degli autocarri, un Ford Transit acquistato grazie al finanziamento percepito dalla Protezione Civile regionale, è stata installata una sponda idraulica per facilitare il carico e scarico di pallet e materiali pesanti per mezzo di carrelli e trans pallet. Oltre a questo mezzo per il trasporto di materiali sono a disposizione dell’unità di Protezione civile anche un autocarro Mercedes, la cui spesa per l’acquisto è stato sostenuta per intero dalla Sezione, ed un secondo Ford Transit furgonato, acquistato con il contributo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e della Fondazione CRUP e di un Fiat Ducato acquistato con il finanziamento erogato della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia. Di recente la Sezione ha acquisito, a titolo di comodato d’uso, un furgone cabina chiusa Fiat Fiorino per il trasporto di cose.
Oltre a questi mezzi, la squadra sanitaria sezionale ha a propria disposizione un furgone 9 posti Fiat Ducato per il trasporto dei sanitari volontari.
E’ in carico alla sezione, ma è riservato all’uso dei Coordinatori Regionali della Protezione Civile Ana, un ulteriore automezzo acquistato tramite il finanziamento della Protezione Civile regionale, un Nissan Pathfinder.
Oltre agli automezzi sopra elencati, grazie a finanziamenti regionali, l’Unità di Protezione Civile si è dotata di una serie di rimorchi allestiti con le attrezzature necessarie per il completamento della struttura della cucina da campo, ovvero un rimorchio con cui movimentare tutti gli apparati da cucina necessari per il confezionamento dei pasti, un rimorchio su cui sono installati forni a gas e scalda acqua, un rimorchio frigo, un carrello per il trasporto di un gruppo elettrogeno e di tutto il necessario per la realizzazione degli impianti di illuminazione, acqua e gas della cucina, ed un carrello appendice per il trasporto di piccole attrezzature.
Per concludere la cucina da campo vera e propria, una tensostruttura modulare realizzata mediante una serie di gazebo 5×5, che una volta installati mette a disposizione degli operatori una superficie coperta compresa tra i 75 e i 150 metri quadrati, a seconda delle necessità. Sotto tale struttura vengono installate tutte le attrezzature necessarie, al personale specificamente addestrato, per la preparazione e somministrazione di una colazione e due pasti completi per 250 commensali/giorno (così come previsto dalle tabelle nazionali per un campo sfollati standard). Completano la struttura altri gazebo più piccoli adibiti a locali di servizio, (ad esempio lavaggio pentole, ristoro operatori della cucina, magazzini viveri) ed una tensostruttura adibita a refettorio.
In realtà, come ampiamente dimostrato nel corso di vari interventi operativi, non ultimo l’intervento in occasione del terremoto in Emilia, la struttura è capace di confezionare e distribuire un numero di pasti ben superiore.