Sergente degli Alpini
8° Reggimento Alpini – Battaglione “Val Tagliamento” – 278ª Compagnia
Tarcento 13.8.1920 – Mali Topojanit (Grecia) 2.1.1941
“Comandato presso una base arretrata insistentemente chiedeva ed otteneva di raggiungere il proprio reparto in linea ove più volte assolveva volontariamente arditi compiti di esplorazione. Accortosi che una casa adibita al ricovero di alcuni feriti della sua compagnia era stata colpita da tiro dai mortai avversari, si precipitava sul luogo riuscendo a trarre in salvo i militari. Successivamente alla testa di un plotone si lanciava al contrassalto di una munita quota e dopo una cruenta lotta a colpi di bombe a mano contribuiva validamente alla riconquista della posizione. Nei violenti combattimenti del giorno seguente caduto ferito l’unico ufficiale superstite della compagnia ne assumeva il comando ed animando i dipendenti resisteva tenacemente all’impeto di forze soverchianti. Gravemente ferito ad una coscia rifiutava ogni soccorso per non lasciare il reparto duramente impegnato, e dopo sommaria medicazione riprendeva la lotta resa più cruenta dai ripetuti attacchi nemici. Caduti i serventi di una mitragliatrice raggiungeva l’arma rimasta inoperosa e da solo assicurava la continuità di fuoco, falciando coi tiri precisi i reparti avversari avanzati in massa. Colpito nuovamente ad un braccio rimaneva ancora al suo posto a sparare finché una raffica di mitragliatrice lo abbatteva sull’arma che aveva impiegata con tanto ardore.
Mali Topojanit (fronte Greco), 2 gennaio 1941”
Apprendista meccanico, appena terminati gli studi medi si arruolava volontario nella specialità Alpini ed ammesso alla Scuola Centrale di Alpinismo di Aosta quale allievo Sottufficiale.
Veniva promosso sergente nel marzo 1939 e destinato al Btg. “Tolmezzo” dell’8° Alpini, sciatore e rocciatore esperto, era trasferito nell’ottobre successivo, al Btg. “Val Tagliamento” dislocato alla frontiera orientale, ove si trovava alla dichiarazione di guerra dell’Italia, nel giugno del 1940. Inviato il battaglione in Albania e lasciato alla base di Bari, non volle rassegnarsi alla vita tranquilla e poco tempo dopo, il 10 novembre, riusciva per via aerea a raggiungere il suo battaglione già impegnato sul tormentato fronte greco-albanese.
Il 2 gennaio 1941, alla testa della 278ª Compagnia, si immolava sul massiccio del Mali Topojanit.