Sottotenente degli Alpini
8° Reggimento Alpini – Battaglione “Tolmezzo”
Udine 3.2.1914 – Grecia 15.3.1941
“Volontario di guerra, sempre primo in ogni impresa difficile e rischiosa, già distintosi in aspri combattimenti per ardimento e valore, nel corso di una durissima azione, assolveva volontariamente delicate e pericolose missioni, attraversando zone intensamente battute dall’artiglieria e da armi automatiche nemiche. Durante aspro combattimento, verificatasi una pericolosa infiltrazione nemica, assumeva volontariamente il comando di un reparto di formazione e si lanciava a fronteggiare l’avversario. Ripetutamente attaccato da forze preponderanti, resisteva con incrollabile tenacia e contrassaltava il nemico alla testa dei propri uomini, rimanendo mortalmente ferito. Conscio della prossima fine, con sublimi parole di fede e di amor patrio, continuava ad incitare i suoi alpini alla lotta e si diceva lieto di aver potuto compiere fino all’estremo sacrificio il proprio dovere di soldato. Fulgido esempio di elevato sentimento del dovere e di elette virtù militari.
Quote 1615 e 1143 di Monte Golico (fronte Greco) – 27 febbraio / 9 marzo 1941”
Figlio di un generale degli alpini, frequentata la Scuola Allievi Ufficiali di Bassano, venne nominato sotto tenente di complemento nell’8° Rgt. Alpini nel 1937. Assegnato al Btg. “Tolmezzo”, fu congedato nel febbraio del 1938. Richiamato nel marzo del 1939, partecipò, sempre nel Btg. “Tolmezzo”, all’occupazione dell’Albania.
Rimpatriato nel luglio seguente ed inviato in licenza straordinaria, riprese gli studi interrotti presso l’Università di
Padova ove, nel 1940, conseguì la laurea in giurisprudenza. Entrata l’Italia in guerra otteneva di essere richiamato in servizio e nel gennaio 1941 ritornava in Albania con l’8° Btg. complementi.
Rifiutata l’assegnazione ad un comando di grande unità, volle ritornare fra i suoi alpini del “Tolmezzo”.
Ferito gravemente all’addome il 9 marzo 1941, decedeva all’ospedale da campo 628 sei giorni dopo.