Tenente degli Alpini
1° Gruppo Alpini Valle – Battaglione “Val Tagliamento”
Milano 1.3.1907 – Monte Beshishtit (Albania) 8.3.1941
“Comandante di una compagnia alpina, in numerose difficili azioni, con sereno ardimento e fede incrollabile sapeva trasfondere nei suoi alpini il più ardito spirito aggressivo. Durante un violento attacco nemico, benché ferito al viso, rifiutava ogni cura per rimanere alla testa del reparto dove più ferveva la lotta. Solo quando l’attacco era respinto si faceva medicare, ma non lasciava il comando della compagnia, malgrado l’ordine del medico di entrare in ospedale. Avendo il nemico ripreso l’attacco, ritornava in linea, ed ancora una volta, con indomito coraggio e spirito di sacrificio, reso più evidente dal sangue che gli arrossava le recenti bende, incitava i suoi alpini, riuscendo con nobile esempio a galvanizzarne la resistenza ed a respingere l’avversario finché una granata ne stroncava la fulgida esistenza. Valoroso combattente di due guerre, magnifica figura di eroico soldato.
Monte Beshishtit (fronte Greco), 8/10 marzo 1941”
Altre decorazioni: Medaglia Argento (Spagna, marzo 1938); Medaglia Bronzo (Spagna, marzo 1937); Medaglia Bronzo (Spagna, agosto 1937); Medaglia Bronzo (Albania, gennaio 1941).
Artico “di” Prampero era nato a Milano il 1° marzo 1907. Appartenente a nobile famiglia di origine friulana, conseguita la laurea in scienze economiche e sociali, alla “Ca’ Foscari” di Venezia, fu ammesso nel gennaio 1930 alla Scuola Allievi Ufficiali di complemento a Milano. Nominato sotto tenente nell’8° Rgt. Alpini nel luglio successivo, promosso tenente nel 1935. Nel gennaio 1937, messo a disposizione della M.V.S.N. col grado di Capomanipolo, partì volontario per la Spagna come Comandante della Compagnia Arditi dell’XI° Gruppo CC.NN. “Liuzzi”.
Rimpatriato nel novembre del 1938, nel marzo dell’anno dopo, rientrò all’8° Alpini col quale prese parte all’occupazione dell’Albania. Dopo un anno trascorso in Italia in licenza straordinaria, tornava in Albania alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia ed assumeva il comando della 212ª compagnia del Btg. “Tagliamento”.